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Rum Racconta Humanities Festival: le opinioni degli studenti (1)

I microfoni di Radio Rum questa settimana lasciano spazio alla penna: ci siamo intrufolati tra gli studenti per scoprire come è andato lo Humanities Festival, un evento unico che UniMc organizza annualmente per offrire una visione umanistica sulla contemporaneità. Il tema di quest’anno: «Scoprire la pace: percorsi di giustizia per la guarigione del mondo» è stato declinato in quattro giorni di eventi, talk e laboratori per discutere di pace e giustizia dal 15 al 18 ottobre.

Ecco le impressioni e le emozioni di chi ha partecipato. Sara, di Giurisprudenza, racconta le serate di giovedì e venerdì al Teatro Lauro Rossi, dove ha assistito agli spettacoli Artisti, legge e Fuorilegge e OTELLO, di precise parole si vive, con Lella Costa e Gabriele Vacis. Riguardo al primo, ci ha detto«Il concerto e la performance sono stati molto coinvolgenti, tanto che avrei preferito che vi fossero state dedicate due serate distinte, la lunghezza mi ha fatto apprezzare meno di quanto avrei voluto le performance». Il secondo, invece, promosso a pieni voti: «Otello in chiave moderna: bello, contemporaneo. Un modo accattivante, fresco e accessibile a un target giovane per raccontare la violenza di genere grazie alla rinomata opera di Shakespeare».

Vartan, studente di Filosofia, ha partecipato a due talk del format DIALOGHI. Il primo, Esperimenti mentali, sapere scientifico e valori umanistici con James McAllister, professore di Storia e Filosofia della Scienza dell’Università di Leida, l’ha colpito, pur desiderando «più tempo per approfondire, perché la premessa era interessante». Il secondo, Un futuro per il Medio Oriente, con i giornalisti Pietro Frenquellucci e Chiara Cruciati, esperti del mondo israeliano e palestinese, è stato il suo preferito: «Un’analisi storica e concettuale profonda, raramente si sente riconoscere l’influenza occidentale con tale sincerità».

Aurora, di Scienze Politiche, ha assistito a Campagne elettorali, social media e conflitti:«Evento molto interessante sull’utilizzo dei social media e dell’IA durante le campagne elettorali. L’opinione politica oggi si forma sui social network: i partiti non smettono mai di pubblicare contenuti, fanno sempre campagna. Si è parlato dell’utilizzo dei LLM per analizzare la comunicazione politica. Interessante vedere come l’IA permette di fare in pochissimo tempo delle analisi statistiche dei commenti sotto i post di esponenti politici per monitorare ad esempio quante persone hanno scritto commenti positivi, negativi o neutrali». Tra i punti di forza, «durante l’evento sono stati fatti esempi reali di tweet falsi che hanno ricevuto tantissimi like e che hanno influenzato il dibattito politico. Un tweet falso contro i democratici diffuso da Musk ha ricevuto tantissimi like. I social sono pieni di fake news ed è facile essere ingannati».

Ma le opinioni degli studenti non finiscono qui: scopri altre esperienze e riflessioni sul Festival delle Humanities nel prossimo articolo di Rum Racconta.

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