Dalla Cancellata dello Sferisterio: interviste
Tra i protagonisti di questa scena troviamo Ruti Iniesta, Riccardo Fassi, Sonia Barbadoro e molti altri, ciascuno dei quali ci racconta il proprio percorso che li ha portati allo Sferisterio di Macerata.
Ruti Iniesta: la voce di Liù
Liù, uno dei personaggi più commoventi dell’opera Turandot, viene interpretata da Ruti Iniesta. Nell’opera, il destino di Liù è tragico: non riuscendo a ottenere ciò che desidera, sceglie il suicidio. Fin dalle prime battute, si percepisce la stanchezza emotiva del personaggio, una fragilità che Ruti trasmette con maestria. Originaria di Saragozza, Spagna, Ruti canta fin da bambina, anche se non conosceva l’opera fino ai 18 anni, un’età che lei stessa considera “tardiva”, poiché sognava di diventare una cantante pop. Tuttavia, l’opera l’ha conquistata, trasformando quel sogno in una carriera di successo. Sebbene spagnola, Ruti si sente a casa in Italia, dove lavora intensamente e con grande piacere. Non è la sua prima volta a Macerata, città che apprezza molto e dove la comunità la accoglie con calore.
Riccardo Fassi: il basso che dà voce a Turandot
Riccardo Fassi, giovane basso milanese di 33 anni, è un altro interprete di rilievo in Turandot, dove dà vita al padre di Calaf, un personaggio complesso e difficile da interpretare. Fassi, nonostante la giovane età, vanta già 10 anni di carriera e guarda con ottimismo al futuro, auspicando di poter continuare per almeno altri 30 anni. Gli piace spaziare tra i vari ruoli, trovando stimolante interpretare personaggi anziani che richiedono un diverso uso del corpo e della voce. A Macerata, si è trovato particolarmente bene, apprezzando l’acustica unica dello Sferisterio. Racconta un aneddoto curioso: riusciva a sentire i colleghi recitare il terzo atto direttamente dal parcheggio!
Flavio Cavalli: produttore dell’opera
Flavio Cavalli, uno dei principali artefici di questa produzione, ha come obiettivo creare una collaborazione affiatata per ottenere risultati di qualità e, infatti, sottolinea l’importanza del lavoro di squadra nel raggiungere il successo. A lui appassiona questo mondo in quanto ha visto persone piangere, gioire, essere tristi e gli è sempre piaciuto aiutare e capire le esigenze delle persone. Infine, ci racconta una storiella: una volta, al teatro Rossini, una persona era rimasta fuori perché, purtroppo, era arrivata in ritardo a causa dei trasporti. Flavio l’ha aiutata a entrare e, sorprendentemente, è stata scelta dal regista. Ha anche fatto un’ottima impressione!
Sonia Barbadoro: il mimo dell’opera
Sonia Barbadoro, attrice di prosa e mimo, interpreta un curioso personaggio chiamato Putin Pajo nello spettacolo dello Sferisterio. Originaria di Macerata, Sonia ha sempre vissuto lo Sferisterio da spettatrice. Con una formazione presso l’Accademia di Teatro di Roma, la celebre Silvia D’Amico, Sonia continua a credere profondamente nel suo mestiere, nonostante le difficoltà e la precarietà tipica della vita teatrale.
Il dietro le quinte con Stephan
Stephan, studente dell’Università di Macerata, è parte integrante dello staff dello Sferisterio. Appassionato di spettacolo, ha iniziato come maschera in teatro, un ruolo importante per garantire che gli spettacoli si svolgano senza intoppi. Le regole del teatro sono rigorose: il pubblico deve essere seduto almeno 20 minuti prima dell’inizio dello spettacolo, e chi arriva in ritardo potrebbe rimanere fuori; un segno di rispetto verso l’arte. Stephan ricorda come un tempo si lanciavano ortaggi a teatro, un’usanza ormai abbandonata, ma che gli suscita ancora un sorriso.
Un articolo di Anastasia Donatelli e Nicole Valentini